Taralli sugna e pepe

Taralli sugna e pepe
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Aperitivo made in Italy? Prova questi taralli sugna e pepe! Ispirati a una ricetta tradizionale napoletana, sono perfetti da sgranocchiare con un bicchiere di vino o con una buona birra!

Si tratta di una ricetta nata nel 1700 dalla fantasia dei fornai napoletani che, invece di buttare via il pane raffermo (brutta abitudine che abbiamo noi oggi ma che un tempo non esisteva), ne impastavano gli avanzi con la sugna (un tipo di strutto) e il pepe.

Ed ecco i taralli dei poveri: semplici ma sostanziosi!

Le mandorle, che sono state aggiunte alla ricetta originaria in un secondo momento, sono azzeccatissime e spiccano sull’impasto come pietre preziose incastonate in un gioiello. Pura poesia… ?

Qui trovi una versione “moderna” della ricetta che, spero, renda omaggio a questo grande capolavoro della cucina partenopea.

Ogni commento, suggerimento, opinione sono sempre graditissimi! Puoi lasciarli direttamente qui sotto ;-)

Questa ricetta è per il Bimby TM5 e TM31

Dosi per 12 pezzi
Tempo di preparazione 3 min.
Tempo di cottura 30 min.
Difficoltà
Tempo di lievitazione 3 ore
Tempo di riposo
100
4.4 0
Aperitivo made in Italy? Prova questi taralli sugna e pepe! Ispirati a una ricetta tradizionale napoletana, sono perfetti da sgranocchiare con un bicchiere di vino o con una buona birra! Si tratta di una ricetta nata nel 1700 dalla fantasia dei fornai napoletani che, invece di buttare via il pane raffermo (brutta abitudine che abbiamo noi oggi ma che un tempo non esisteva), ne impastavano gli avanzi con la sugna (un tipo di strutto) e il pepe. Ed ecco i taralli dei poveri: semplici ma sostanziosi! Le mandorle, che sono state aggiunte alla ricetta originaria in un secondo momento, sono azzeccatissime e spiccano sull'impasto come pietre preziose incastonate in un gioiello. Pura poesia... ? Qui trovi una versione "moderna" della ricetta che, spero, renda omaggio a questo grande capolavoro della cucina partenopea. Ogni commento, suggerimento, opinione sono sempre graditissimi! Puoi lasciarli direttamente qui sotto ;-) Taralli sugna e pepe https://youtu.be/icQcx0q_-TI Ricette , Antipasti Italiana

Ingredienti

  • 100 g di mandorle sgusciate + q.b.
  • 100 g di acqua
  • 15 g di lievito di birra fresco
  • Un pizzico di zucchero
  • 270 g di farina 00 (o 0)
  • Un cucchiaino colmo di sale
  • 60 g di strutto
  • Un cucchiaino raso di pepe in polvere

Preparazione

Inserisci nel boccale 100 g di mandorle sgusciate e trita grossolanamente 3 Sec. Vel. 4.

Metti nel boccale pulito con un panno 100 g di acqua, 15 g di lievito di birra fresco, un pizzico di zucchero 40 Sec. 37° Vel. 2.

Aggiungi 270 g di farina 00, un cucchiaino di sale, 60 g di strutto, un cucchiaino raso di pepe in polvere, le mandorle tritate in precedenza e impasta 2 Min. Vel. Spiga.

Forma una palla con l'impasto, mettilo in una ciotola, copri con pellicola e lascia lievitare 2 Ore.

Trasferisci l'impasto sul piano di lavoro infarinato.

Stacca un pezzetto di impasto grande circa come un mandarino e forma un filoncino lungo circa 40 cm.

Ripiegalo a metà e attorciglialo su sé stesso formando una treccia.

Unisci le 2 estremità della treccia e forma una ciambellina.

Metti il tarallo su una placca coperta con carta da forno e procedi così fino a esaurire tutto l’impasto.

Una volta preparati tutti i taralli, bagna con dell’acqua delle mandorle e sistemale sopra i taralli 3 o 4 per ciambellina.

Pressale leggermente per far sì che non si stacchino in cottura.

Metti i taralli a lievitare nel forno spento ancora 1 Ora.

Cuoci per circa 30 Min. a 180°.

I taralli sono buoni sia caldi sia freddi.

Consigli

Non lavorare troppo l'impasto, altrimenti con il calore delle mani lo strutto si scioglierà troppo e l’impasto risulterà difficile da lavorare.

Non aggiungere la farina durante la lavorazione dei taralli! Li renderebbe troppo friabili e i filoncini si spezzerebbero mentre li intrecci.

Utilizza mandorle sgusciate non pelate: la particolarità di questa ricetta è anche nei suoi colori ;-)

L’impasto non tenderà a crescere molto, potrebbe anche non raddoppiare del tutto, per questo fai la prova del dito per controllare la lievitazione: premi un dito sull’impasto, se ritorna subito alla forma originale ancora non ha lievitato abbastanza, se invece l’impronta del dito rimane visibile allora è pronto.


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