Vellutata di cavolfiore
La vellutata di cavolfiore è un modo leggero per gustare in famiglia un sano ortaggio invernale.
Da ottobre a marzo il cavolfiore mi sorride dai banchi della verdure del mercato e del supermercato. Mi piace comprarlo fresco: con le foglie croccanti, verdi e ben chiuse le cimette sode, bianche e prive di macchie; il gambo compatto, non annerito alla base e senza fessure profonde.
E’ tra i pochi ortaggi della famiglia dei cavoli che posso proporre a tavola: per il suo sapore, che non è forte appena cotto, e la sua digeribilità. In più, ha un alto potere saziante e pochissime calorie!
Questa vellutata, poi, si presta a tante variazioni: con patate, noci, caviale…
Un giorno mia figlia, vedendomi lavare e pulire il cavolfiore, prima di uscire per lo sport, mi ha chiesto cosa avevo intenzione di fare… per caso la vellutata? Lei la adora! Avuta conferma, ha pensato di preparare dei crostini di pasta sfoglia: ha già il fiuto per la buona tavola.
Tengo spesso almeno un rotolo di sfoglia in freezer. L’ho tirato fuori perché fosse pronto al rientro. E mentre gli altri mettevano a posto la cameretta, la grande ha ricavato i crostini con le sue formine ad aeroplano, stellina, fiorellino, fiocco ecc. Poi ne ha “conditi” alcuni con semi di sesamo.
E’ stato un bel modo per cucinare un piatto insieme e per raccogliere, mamma e figlia, la soddisfazione di portare in tavola cose buone!
Se ami le vellutate, con il Bimby hai l’imbarazzo della scelta: la vellutata di carote, quella di funghi e patate, quella di piselli o quella di asparagi, funghi e timo.
Sinceramente non mi ha fatto impazzire: troppo liquido e poco saporito, ed ho messo meno acqua! Probabilmente migliora soffriggendo un po’ l’aglio.